Munus ha prodotto la rappresentazione teatrale "I MENECMI" di Tito Maccio Plauto, che è andata in scena il 22, il 23 e il 24 luglio 2009 presso il Cortile dei Musei Capitolini in Roma nell'ambito della rassegna "Roma in Scena" promossa da Zètema e dal Comune di Roma.
Un autore legato a Roma e alla sua storia letteraria, l’inventore della commedia moderna, dei tempi comici, delle situazioni paradossali, cioè di tutti quegli elementi che danno avvio alla risata e che ha contribuito alla formazione del teatro universale: Tito Maccio Plauto (251-184 a.c), che ha operato e ha costruito le sue opere per Roma, dove sono state ripetutamene rappresentate.
I Menecmi vennero scritti da Plauto verso la metà del III secolo a.C. Il nome deriva da quello dei due personaggi principali, nonché fratelli gemelli.
La commedia tratta di un evento molto semplice: attorno all'omonimia e alla straordinaria somiglianza tra i due fratelli viene costruito da Plauto il prototipo della commedia degli equivoci, simile per genere all'Anfitrione e alle Bacchidi: la comparsa di Menecmo II, che non ha mai smesso di cercare il fratello, ad Epidauro, dove Menecmo I si è creato la sua nuova vita, scatena un susseguirsi di situazioni confusionali comiche per necessità.
Una moglie gelosa e asfissiante, un suocero, un servo, anche lui con il suo doppio, una prostituta provocante, una zitella, mercanti e orafi si trovano coinvolti in una serie di equivoci paradossali che ribaltano l’ordine degli equilibri quotidiani, portando le due coppie di gemelli in uno stato confusionale.
Nell’adattamento di Nicasio Anzelmo, il tema dei gemelli come “specchio”, come proiezione negativo/positivo, viene amplificato, raddoppiato, come nella Commedia degli Errori di William Shakespeare, che a sua volta prese spunto dai Menecmi di Plauto. Il testo, pur rispettando l’originale, moltiplica gli elementi di comicità e di confusione, immergendo la vicenda, farsesca, in un contesto esotico fiabesco. Lo spettacolo è, quindi, una fusione perfetta tra l’opera plautiana e quella shakespeariana.